Perché aprire un blog nel 2016

da | 15 Novembre 2016 | Web Design, Web Marketing

Ho visto spesso titolari di attività frustrati perché nessuno visitava il loro sito web aziendale.

Portare traffico su un sito è una questione difficile, ma la scrittura di un contenuto costituisce il fulcro di tutte le strategie di web marketing. Senza contenuti nessuna azione avrà risultati.

Nonostante ciò ancora oggi, in pieno 2016, le aziende non producono contenuti originali. La maggior parte dei siti aziendali (anche il tuo vero?) non ha un blog.

Ecco un’infografica che cerca di spiegare l’importanza dei contenuti in una strategia di web marketing.

Infografica sull'importanza di una strategia di content marketing

(da https://www.axonn.media/content-marketing/infographics/anatomy-of-content-marketing)

Come vedi, il 70% dei consumatori preferisce conoscere un’azienda tramite il contenuto dei suoi post invece che tramite annunci pubblicitari.

Inoltre scrivere contenuti è uno dei metodi più efficaci per scalare posizioni nei motori di ricerca.

Prima di iniziare devi sapere che la difficoltà principale nello sviluppare una strategia di content marketing non è di tipo tecnico. Aprire un blog aziendale è una questione tecnica di poche ore. La difficoltà più grande sta nel mantenere il blog costantemente aggiornato.

In questo articolo voglio spiegarti perché devi scrivere contenuti per il tuo sito e come farlo (bene).

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Perché aprire e aggiornare un blog aziendale: il content marketing

Gran parte del web marketing o dell’inbound marketing è in realtà content marketing.

Il concetto alla base del content marketing è il seguente: che tu sia un’azienda, un brand, una persona, un servizio

“produrre contenuti è l’unico mezzo che hai per farti conoscere on line.”

(Riccardo Scandellari)

Perché i contenuti sono così importanti? Perché se i tuoi contenuti saranno di qualità, miglioreranno i posizionamenti sui motori di ricerca, la tua notorietà e la tua autorevolezza. Tramite i contenuti di qualità che pubblicherai sul tuo blog farai capire agli utenti, potenziali clienti, quanto sei competente nel tuo settore.

“Senza contenuti nessuno degli strumenti di web marketing ha senso.”

(Miriam Bertoli)

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Ma cos’è esattamente il content marketing?

Secondo Jacopo Matteuzzi il content marketing può essere definito come

“la tecnica di creare e distribuire contenuti di valore per attirare ed acquisire un pubblico ben definito”.

Joe Pulizzi, fondatore del Content Marketing Insitute, definisce il content marketing come

“una tecnica di marketing della creazione e distribuzione di contenuto pertinente e di valore per attrarre, acquisire e ingaggiare un pubblico di riferimento chiaramente definito con l’obiettivo di trasformarlo in cliente”.

Dunque lo scopo del content marketing è quello di attrarre le persone (i visitatori di un sito) per trasformarli in clienti attraverso la fornitura di contenuti pertinenti e di valore.

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Come vanno creati i contenuti in una strategia di content marketing?

Voglio tornare sullo scopo del content marketing, spesso trascurato: i contenuti pubblicati sul tuo blog devono essere “pertinenti e di valore”. Non dovrai scrivere “a caso”, tanto per scrivere. Nel content marketing, i contenuti devono essere in tema con quello che il visitatore sta guardando (questa è la differenza con il messaggio pubblicitario tradizionale) e essere ritenuti un’informazione utile (e non il video del gattino che fa un capitombolo). Solo con questi due requisiti un contenuto può considerarsi utile alla strategia.

Il content marketing non riguarda creare una storia della propria azienda, ma ha a che fare con il fornire contenuti che gli utenti di internet possano individuare durante la loro navigazione e andare a leggere perché ritenuti interessanti.

 “A meno che tu non possieda il marchio Ferrari o Apple, a nessuno interessa la storia della tua azienda o dei tuoi prodotti. […] Diciamocelo chiaramente, a nessuno frega nulla di te”.

(Jacopo Matteuzzi)

Il content marketing che funziona prevede la realizzazione di contenuti che attraggano i visitatori in rete. E per convincere le persone a cliccare sul tuo contenuto invece che su quello degli altri, dovrai fornire un contenuto che rappresenti un valore per gli utenti.

“La storia che devi mettere al centro dell’attenzione non è quella della tua azienda, ma quella dei tuoi utenti. Pensa a loro: ai loro obiettivi, ai loro interessi, alle loro sfide. Se sarai in grado di aiutarli in questi ambiti, essi ti ameranno. Oltre a restare incollati alle pagine del tuo sito, conosceranno il tuo marchio e lo ricorderanno in maniera positiva, e sarà molto probabile che acquistino da te piuttosto che dal tuo concorrente (che cos’ha fatto lui per loro? Niente!). Se non dai nulla, non otterrai nulla.”

(Jacopo Matteuzzi)

Una caratteristica del content marketing è che non si deve trattare di contenuti promozionale. Con i contenuti del content marketing non devi vendere ma fornire contenuto utile. La vendita sarà una fase successiva, quando i potenziali clienti riterranno l’azienda affidabile e competente.

Si può fare content marketing rassicurando il potenziale cliente. E in che modo? Ecco due esempi. Le società Marketo e MailChimp hanno creato questo “clima” creando una serie di guide condivise sui loro siti, relativamente ai loro settori di interesse (marketing automation per Marketo, servizio di invio email per MailChimp). MailChimp per esempio, all’indirizzo http://mailchimp.com/resources/guides fornisce una serie di guide in cui si spiega il funzionamento del servizio, gli errori più comuni dei principianti e come evitare che una email finisca nello spam. In questo modo rassicura il cliente, il quale da una parte ottiene molte informazioni, dall’altra capisce che l’azienda è leader di quel settore. Sulla stessa scia si muove Marketo (http://www.marketo.com/definitive-guides/).

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Qual è il momento in cui posso smettere di fare content marketing?

Mai! Fare content marketing non è un’attività che si esegue una tantum, ma un processo costante. Anche perché il marketing dei contenuti coinvolge altri aspetti di web marketing come l’ottimizzazione per i motori di ricerca, la promozione sui social media, la diffusione via email e altro ancora. Infine, il content marketing non dà risultati nel breve periodo, ma richiede pazienza, costanza, metodo. E soprattutto un budget. Fare content marketing, come qualsiasi attività di web marketing, non è gratis, richiede almeno un impegno in termini di tempo.

Te la pongo in termini diversi: per fare content marketing non puoi improvvisare, hai bisogno di una strategia.

“Il content marketing è un investimento a lungo termine e richiede strategia e visione”.

(Riccardo Scandellari)

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La content marketing strategy

 “Il contenuto non può nascere casualmente. Deve esserci una strategia, così come un obiettivo da raggiungere. […] Ogni volta che produrrai un contenuto dovrai avere ben chiaro l’intento per cui lo stai creando”

(Riccardo Scandellari)

Una strategia di content marketing stabilisce come il programma di content marketing raggiungerà gli obiettivi di business, definendo perché, chi e come.

Costituisce quindi la tua roadmap, il percorso in cui stabilirai da dove partire, dove vuoi arrivare, chi “guiderà il treno”, in quali stazioni intermedie ti fermerai, che strumenti userai, che verifiche farai.

Una strategia di content marketing è quindi necessaria per dare una guida:

“Senza una strategia di content marketing, starai gettando contenuti nel mondo e sperando che restino attaccati da qualche parte. Con una strategia in atto, sarai in grado di progettare, produrre, promuovere e misurare l’efficacia dei tuoi contenuti, e utilizzare tali informazioni per spingere i tuoi sforzi in avanti.”

(Caitlin Burgess, “What is a Content Marketing Strategy (And Why Do I Need One?)”)

Un aspetto importante della strategia è la documentazione: per esempio, nel report annuale andrebbe riportato le tattiche di content marketing utilizzate, i social utilizzati, la pubblicità pay per clic utilizzata e i risultati conseguiti.

Secondo Caitlin Burgess, la strategia di content marketing dovrebbe contenere:

  1. Goal e obiettivi (esempi di goal: aumentare il traffico del sito, aumentare il pubblico dei social, aumentare le iscrizioni alla newsletter; devono essere misurabili e definiti, per esempio: aumentare il traffico del sito del 15%)
  2. Segmentazione del pubblico
  3. Comunicare il messaggio del brand
  4. Prevedere punti di contatto multi canale (social media, motori di ricerca, digital ads, post, recensioni dei clienti nei siti specifici…), definendo quali vogliamo raggiungere
  5. Stabilire quali tipi di contenuti (blog, infografiche, video…) sono più efficaci per il target definito.
  6. Stabilire gli argomenti dei contenuti studiando le opinione dei clienti e le serp.
  7. Definire cosa misurare per stabilire l’efficacia delle azioni ed eventualmente rivedere la strategia.

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Come attuare una strategia di content marketing?

Se, come spero, ti ho convinto che il marketing dei contenuti sia una strategia inevitabile per la presenza on line della tua azienda, ti starai chiedendo: “D’accordo, ma come mettere in atto questa strategia?” Te lo svelo subito.

Lo strumento principale, il più facile, il più economico e il più redditizio per pubblicare contenuti di valore è tramite un blog.

“Un blog è il punto di partenza più logico e appropriato per creare e pubblicare i contenuti. Un blog può fungere da punto di raccordo per tutti i vostri contenuti.”

(Ann Hadley e C.C. Chapman)

Hadley e Chapman parlano di blog come la fonte primaria, il fulcro dei contenuti on line.

I contenuti scritti andranno pubblicati sul proprio blog. In questo modo saremo liberi di modificare l’aspetto delle pagine secondo le nostre esigenze, in modo da poterne cambiare anche la struttura per evidenziare certi elementi che ci interessano (per esempio, evidenziare che abbiamo scritto un eBook da scaricare gratuitamente, o che facciamo un’offerta su un determinato prodotto o servizio). Inoltre

“[Il blog] porta il tuo nome, facilita le condivisioni sui social network, non hai limiti comunicativi dettati da altri come accade nelle piattaforme free”.

(Riccardo Scandellari)

Tuttavia il content marketing non riguarda solo la produzione di materiale testuale, ma si estende anche ad altri tipi di contenuti come immagini, infografiche, video, webinar, ebook, podcast, solo per citare i mezzi principali.

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Conclusioni

Spero di averti convinto sull’essenzialità dell’avere un blog per l’efficacia della tua presenza on line.

Il blog rafforza la credibilità della tua azienda, stimola gli acquisti perché rassicura le persone, genera link in entrata verso il tuo sito web, migliora il posizionamento delle tue pagine sui motori di ricerca, può venir condiviso sui social network, aumenta le visite complessive del sito e quindi le vendite on line.

E tu ce l’hai un blog o no? Se no, perché? Se sì lo aggiorni costantemente o l’hai abbandonato? Che risultati hai avuto? Scrivimelo nei commenti.

Autore

da | 15 Novembre 2016 | Web Design, Web Marketing

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