Il phishing è una delle forme di attacco informatico più comuni e pericolose che colpisce milioni di persone ogni anno. Nonostante la crescente consapevolezza riguardo ai rischi digitali, il phishing continua a essere un metodo efficace per i cybercriminali, grazie alla sua capacità di ingannare anche gli utenti più esperti.
Indice
Che cos’è il phishing
Il termine “phishing” deriva dalla parola “fishing” (pesca in inglese) ed è un gioco di parole che fa riferimento all’idea di “pescare” le informazioni personali” delle vittime.
È una tecnica di truffa online in cui i malintenzionati cercano di ingannare le persone per ottenere dati sensibili come password, numeri di carte di credito, informazioni bancarie o altre credenziali personali.
Gli attacchi di phishing si realizzano spesso tramite e-mail, messaggi di testo (SMS), social media o persino telefonate. Questi messaggi appaiono legittimi, provenienti da fonti affidabili come banche, istituzioni finanziarie, servizi online o altre aziende.
Tuttavia, dietro l’apparente serietà, si nasconde un tentativo di manipolare l’utente a cliccare su link dannosi, scaricare allegati infetti o fornire informazioni sensibili.
Come funziona un attacco di phishing

Gli attacchi di phishing si basano su tecniche psicologiche sofisticate che sfruttano l’urgenza, la paura o la curiosità delle persone.
Generalmente, il truffatore crea un messaggio che sembra provenire da una fonte autorevole, come una banca, un’azienda di e-commerce o un social network, con lo scopo di spingere l’utente a compiere un’azione immediata, come:
- Cliccare su un link che indirizza a un sito web, spesso simile a quello originale, dove verranno richiesti dati sensibili;
- Scaricare un allegato infetto che contiene un malware in grado di rubare informazioni o compromettere il dispositivo;
- Fornire informazioni personali direttamente in risposta al messaggio, come una password o i dettagli di una carta di credito.
La chiave del phishing è l’inganno e i cybercriminali sono abili nel creare messaggi che sembrano autentici, capaci di suscitare nell’utente una reazione rapida. Ad esempio, possono fare leva su minacce come “il tuo account è stato bloccato” o “c’è un problema con il pagamento“, creando così una sensazione di urgenza che porta l’utente a non riflettere abbastanza prima di agire.
I vari tipi di phishing
Esistono diverse varianti di phishing, ciascuna con metodi di attacco specifici:
- Phishing via e-mail: è la tipologia più comune. I truffatori inviano messaggi che sembrano provenire da fonti affidabili, ma con link malevoli, allegati infetti o con richieste particolari ed urgenti;
- Spear phishing: è un attacco più mirato e personalizzato. I truffatori si concentrano su una singola vittima, raccogliendo informazioni su di essa attraverso i social media o altre fonti per creare un messaggio che sembri estremamente credibile;
- Vishing (Phishing vocale): in questo caso, l’attacco avviene tramite una telefonata, spesso da parte di qualcuno che si finge un rappresentante della banca o un fornitore di servizi e il truffatore chiede di fornire informazioni sensibili alla vittima;
- Smishing (Phishing tramite SMS): come suggerisce il termine stesso, questa truffa avviene tramite messaggi di testo che contengono link o numeri di telefono fraudolenti.
Come riconoscere un attacco di phishing
Anche se i messaggi di phishing possono sembrare molto convincenti, ci sono segnali rivelatori che possono aiutarti a identificarli:
- Controlla l’indirizzo e-mail o il numero di telefono: i truffatori tendono ad utilizzare indirizzi e-mail che assomigliano a quelli legittimi, ma con piccole variazioni. Ad esempio, un’e-mail che sembra provenire dalla tua banca potrebbe avere un dominio strano o un errore di battitura;
- Attenzione ai link sospetti: prima di cliccare su qualsiasi link, posiziona il cursore sopra di esso per vedere l’URL di destinazione. Se il link sembra strano o non corrisponde al sito ufficiale, evita di cliccarci sopra;
- Grammatica e ortografia: i messaggi di phishing, spesso, contengono errori grammaticali o ortografici evidenti. Se noti errori, probabilmente si tratta di un tentativo di truffa;
- Richiesta di informazioni personali: le istituzioni ufficiali non chiederanno mai informazioni sensibili come password, numeri di carta di credito o dettagli bancari via e-mail o telefono;
- Sensazione di urgenza: I truffatori cercano di spingerti a reagire rapidamente. Se un messaggio ti dice di agire immediatamente per evitare un problema, prendi un momento per riflettere e verificare la sua autenticità.
Come proteggersi dal phishing
Esistono molte misure che puoi adottare per proteggerti dal phishing:
- Verifica l’autenticità dei messaggi: se ricevi un messaggio sospetto, contatta direttamente l’azienda o l’organizzazione che dovrebbe aver inviato il messaggio, utilizzando un canale di comunicazione ufficiale (ad esempio, il numero di telefono o l’e-mail presente sul sito web ufficiale);
- Usa l’autenticazione a due fattori (2FA): aggiunge un ulteriore livello di sicurezza. Infatti, se un malintenzionato dovesse ottenere la tua password, non potrà accedere ai tuoi account senza il secondo fattore (un codice inviato via SMS, ad esempio);
- Mantieni aggiornato il software di sicurezza: per proteggerti dagli attacchi di phishing e da altri tipi di malware;
- Fai attenzione agli allegati: Non aprire mai allegati sospetti, soprattutto se provengono da fonti sconosciute.
- Formazione continua: la consapevolezza è una delle difese più forti contro il phishing. Impara a riconoscere le tecniche di inganno e diffondi queste informazioni tra familiari, amici e colleghi.
Il phishing è una minaccia sempre presente nell’era digitale, ma con una buona dose di attenzione e l’adozione di semplici misure di sicurezza, è possibile proteggersi da questi attacchi. Ricorda sempre che la prudenza è la chiave per evitare di cadere nelle trappole dei truffatori online.
Resta informato, verifica le fonti e, in caso di dubbio, non esitare a chiedere consiglio o fare ricerche aggiuntive. La sicurezza online dipende anche dalle tue azioni quotidiane.
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