Metaverso: che cos’è e come funziona (2023)

da | 1 Febbraio 2023 | Sistemi IT

A metà dicembre 2021, la società statunitense Facebook ha cambiato nome in Meta. Non solo, ha annunciato importanti investimenti nel settore. Questo evento ha rappresentato un potente catalizzatore per il metaverso. Ma se per noi italiani il concetto è piuttosto nuovo, negli Stati Uniti se ne parla già da qualche anno.

Che cos’è il metaverso

Ma cos’è esattamente il metaverso? Rappresenta il futuro di Internet come sostengono Mark Zuckerberg e Satya Nardella (CEO di Microsoft)? È soltanto un nuovo videogioco? Oppure si tratta dell’evoluzione delle riunioni virtuali? O costituisce una vera e propria vita elettronica autonoma?

Ancora non è del tutto chiaro. Quel che è certo è che molti sviluppatori, brand e finanziatori ci stanno investendo parecchio. Sono sempre di più le aziende interessate a questo settore, perché ci vedono fonti di guadagni.

Metaverso: le principale aziende che stanno investendo

Sicuramente il metaverso rappresenta una nuova frontiera da esplorare, un nuovo mondo in cui si assottigliano le differenze tra realtà e spazio virtuale. Anche se per adesso appare più come un cantiere a cielo aperto.

Oggi il metaverso è come gli albori di Internet: costituisce le fondamenta di una nuova forma di comunicazione, senza però sia ancora chiaro che cosa ci starà sopra, cosa sarà esattamente.

Mettiamola così: il metaverso può essere pensato come a un insieme di tecnologie su cui si appoggeranno delle soluzioni. Come Internet è la tecnologia su cui si basano posta elettronica, siti web, chat, streaming, così il metaverso è una tecnologia su cui verranno implementate una serie di applicazioni. Quali saranno queste applicazioni è ancora difficile da prevedere.

Due persone con visore di realtà virtuale

Metaverso è quindi un termine ampio che fa riferimento ad ambienti condivisi del mondo virtuale a cui le persone possono fare accesso attraverso Internet. Una rete di mondi virtuali in 3D.

Si tratta in sostanza di una piattaforma che ospiterà spazi virtuali tridimensionali. Cosa significano questi termini?

  • Piattaforma: un’infrastruttura tipo Internet
  • Spazio virtuale: uno spazio non fisico
  • Tridimensionale: uno spazio in cui le persone potranno muoversi in modo del tutto simile alla realtà, cioè analogo a come si muovono naturalmente

Questi mondi permettono il superamento delle distanze fisiche e di fatto consentono una maggiore interazione sociale. Naturalmente si parla di un’interazione di tipo digitale con dinamiche completamente da quelle dell’interazione reale. Inoltre, il metaverso supera i limiti di una “semplice” piattaforma social o di una app per smartphone.

Tecnicamente questa piattaforma necessita di una infrastruttura avanzatissima, in grado di gestire una quantità enorme di informazioni, quindi elevata capacità di archiviazione, velocità di trasmissione dei dati e anche analisi di questi dati, da cui la necessità di potenze di calcolo esagerate.

Persona con visore di realtà virtuale per il metaverso

A oggi il metaverso è ancora in fase sperimentale, ma in forte crescita. Secondo alcuni il metaverso è il proseguimento, la naturale evoluzione dei social media. Altri lo considerano l’evoluzione di Internet.

Si prospetta come un insieme di mondi diversi, ma interconnessi, ciascuno dedicato a una specificità: mondi dedicati al gioco, allo shopping, alle aziende, alla produttività, alla formazione.

Come funziona il metaverso

Il metaverso è una combinazione di diversi elementi tecnologici. Strutturalmente, il metaverso è costituito da tre livelli:

  • i contenuti: cosa si trova dentro il metaverso
  • i software: i programmi che fanno funzionare il metaverso, le applicazioni
  • l’hardware: gli strumenti per accedere al metaverso, come il visore o le lenti, ma anche smartphone o console.

Uno dei concetti principali su cui si basa il metaverso è quello di “immersione”, vale a dire il tipo di esperienza vissuta nel metaverso.

Semplificando, possiamo identificare 3 livelli di “immersione” nel metaverso, nell’ordine:

  1. la semplice visualizzazione del metaverso attraverso smartphone o computer
  2. la realtà aumentata
  3. la realtà virtuale

Tralasciando il primo livello, in cui si tratta di accedere a un sito tramite computer o app, vediamo gli altri 2.

La realtà aumentata (Augmented Reality, AR)

La realtà aumentata è l’arricchimento della tua percezione della realtà con informazioni digitali, non rilevabili naturalmente dai cinque sensi.

In parole povere, la realtà aumentata è la realtà che viviamo in senso fisico, filtrata con degli effetti speciali.

Per esempio: hai davanti a te un monumento. L’app di realtà aumentata dello smartphone ti offre informazioni aggiuntive su quell’opera d’arte.

Schermata di smartphone che usa la realtà aumentata per vedere come verrà  arredato una stanza vuota

La realtà aumentata è un’estensione, un potenziamento del mondo reale, in cui vengono integrate informazioni aggiuntive alla realtà, come informazioni sullo smartphone mentre si sta inquadrando una strada durante lo struscio.

Tralasciando l’accesso alla realtà aumentata via smartphone, per una maggiore immersività sono necessari dispositivi più specifici come un paio di occhiali che integrando un visore in miniatura e una telecamera.

Il visore è un piccolissimo display di circa 1 cm di diagonale posto a lato o sopra le lenti.

La telecamera, oltre a scattare foto e riprendere video, serve a recuperare le info del mondo reale, in modo da far apparire le informazioni aggiuntive sugli oggetti o sulle persone visualizzate.

Nonostante gli ingenti investimenti in questi dispositivi, siamo ancora lontani da qualcosa di concreto e dalla diffusione di massa. Un esempio su tutti, il fallimento del progetto Google Glass.

Dispositivi per la realtà aumentata:

  • Microsoft Hololens
  • Epson Moverio
  • Google Glass

La Realtà Virtuale (Virtual Reality, VR)

La realtà virtuale è una realtà parallela, una realtà digitale simulata in cui alcuni sensi, di solito vista e udito, vengono isolati dal mondo reale e stimolati con informazioni digitali. Quando la realtà virtuale coinvolge tutti i sensi, si parla di realtà virtuale immersiva.

Nella realtà virtuale tu sei dentro un software che ti permette di vivere qualcosa di diverso, anche se sei tu a decidere come muoverti. Pensa a un mondo virtuale che continua a esistere anche quando tu non sei presente.

Si tratta di un mondo digitale a cui si accede attraverso visori che permettono una totale immersione. La realtà virtuale è tutta digitale, la realtà aumentata combina il mondo fisico con quello digitale.

Ragazzo che gioca con la realtà virtuale

Di questa tecnologia si parla da almeno 70 anni, ma non ha mai sfondato definitivamente sul mercato, rimanendo un settore di nicchia.

Perché la realtà virtuale non ha avuto il successo immaginato? CI sono diversi motivi:

  • aspettative disattese
  • complessità dei dispositivi
  • i dispositivi dovevano essere collegati fisicamente, tramite cavi, alla postazione
  • costi elevati.

Così, le principali aziende produttrici di questo tipo di hardware (Oculus, Sony, Samsung, Google e HTYC), hanno abbandonato questo approccio per passare a una seconda generazione di dispositivi.

Questo è stato possibile:

  • alla sempre più spinta miniaturizzazione dei componenti, che offrono maggior potenza di calcolo in chip sempre più piccoli ed economici
  • all’utilizzo di tecnologie wireless
  • ai software sempre più avanzati che permettono la creazione di ambienti 3d sempre più sofisticati e vicini alla realtà
  • alla disponibilità di servizi in cloud
  • allo sviluppo dell’intelligenza artificiale.

Sul lato dell’hardware, cioè dei dispositivi che permettono di interagire e muoversi nel metaverso, è probabile che assisteremo a una competizione analoga a quella delle piattaforme.

La realtà virtuale è il livello più immersivo del metaverso che si raggiunge attraverso un visore. Se hai poche pretese, Google ne offre uno molto spartano. Si tratta di una sorta di occhialoni di cartone in cui inserisci il tuo smartphone, in modo che ti finisca proprio davanti agli occhi. Non avrà la fluidità dei dispositivi dedicati più costosi, ma è sempre un primo passo.

La logica di funzionamento è comunque quello dei visori più professionali: viene posizionato un display ad altissima risoluzione subito davanti agli occhi, in modo da chiudere completamente il campo visivo.

Ragazza che indossa in visore di realtà virtuale per accedere al metaverso

Attraverso accelerometri e giroscopi, un insieme di sensori rileva i movimenti compiuti con la testa, che siano spostamenti o rotazioni. In questo modo ciò che vedi tramite il visore viene adattato ai movimenti che esegui.

Non solo. Attraverso telecamere integrate nel visore, il dispositivo è in grado di riconoscere i movimenti delle mani.

In alcuni casi puoi acquistare dei guanti aptici, che ti faranno percepire vibrazioni e sforzi, come se tu stessi tenendo in mano un oggetto reale. I guanti aptici di ultima generazione hanno avanzati sensori di tracciamento dei movimenti e un miglioramenti nella resa tattile e visori con un design più snello che permette un maggior confort nell’utilizzo e quindi rendono possibili un uso prolungato e wireless.

Fino ad arrivare alle tute per tutto il corpo, in modo da portare il realismo al massimo grado.

Per esempio, potresti sentire quanto pesa un oggetto virtuale oppure le pressioni esercitate da un altro giocatore durante un gioco di lotta.

L’ultimo grado di realismo passa attraverso quei dispositivi che sostengono il giocatore all’altezza della vita e dalle pedane. In questo modo si può anche simulare la corsa, anche se di fatto si rimane fermi nella stanza reale.

Per adesso i dispositivi presenti sul mercato riguardano principalmente l’immersività che ha a che fare con vista e udito.

Dispositivi per la realtà virtuale

  • Meta Oculus Quest 2
  • HP Reverb G2
  • Sony Playstation VR2
  • HTC Vive

Un aspetto interessante del metaverso riguarda l’interazione tra realtà fisica e virtuale.

Nel mondo reale, se tocchi una fiamma con una mano, il cervello percepirà una sensazione di dolore e si attiverà per farti ritrarre la mano.

Come si replica questa situazione nel modo virtuale? Si tratta di trovare un modo per “ingannare” il cervello, attraverso il passaggio di una serie di informazioni. Mentre per alcuni sensi questo è già possibile, per gusto e olfatto siamo ancora molto lontani.

Con queste premesse, potrà il metaverso diventare una tecnologia ampiamente utilizzata, anche in ambito domestico e ricreare il boom della Internet economy? Sicuramente è presto per dirlo.

Molte aziende stanno investendo in questa direzione, ma i risultati per ora sono ancora piuttosto deludenti.

Altre tecnologie del metaverso

Oltre alle tecnologie della realtà virtuale e aumentate, ci sono altre tecnologie su cui si basa il metaverso come blockchain e token non fungibili (NFT).

Blockchain

Letteralmente “catena di blocchi”.

È un database digitale che registra transazioni in modo permanente, per esempio, scambi di criptovalute.

Si chiama così perché le informazioni al suo interno sono organizzate a blocchi.

NFT (Non Fungible Tokens)

Letteralmente: gettone (digitale) non replicabile.

In parole povere è un asset digitale sviluppato in una blockchain.

Per semplificare: la blockchain è la banca, gli NFT uno dei valori scambiabili.

A cosa serve il metaverso

Il metaverso è una realtà 3d, una realtà parallela, in cui sarà possibile fare dei meeting, incontrare le persone, esplorare degli spazi, visitare uffici o case.

Nella visione dei fan del metaverso, i suoi utenti potranno lavorare, giocare e rimanere connessi con gli amici, partecipare a conferenze, concerti e viaggiare (nel mondo virtuale, naturalmente).

Come nel mondo reale, anche nel metaverso si potranno acquistare e vendere cose: abiti, oggetti, terreni, case. Tutto virtuale. Pagando magari in una criptovaluta.

Persona che indossa un visore per la realtà virtuale

In videogiochi come Fortnite o World of Warcraft è già possibile fare qualcosa del genere. Ma il metaverso sarà più di questo.

Si potrebbe sfruttare il metaverso per fare formazione ai neoassunti oppure godersi di un concerto di musica classica immersi in un teatro virtuale senza muoversi da casa, ma interagendo con gli altri partecipanti all’evento.

Definire il futuro con gli occhi del presente però è un esercizio che può portare fuori strada.

A ogni modo un po’ di esempi sono già presenti, eccone alcuni:

Metaverso pro e contro

Per ora stiamo parlando di uno scenario futuristico, ma che porta con sé diverse incognite.

Prima fra tutte, l’hardware. Come accederemo al metaverso? Gli attuali visori di realtà virtuale sono molto ingombranti. La maggior parte delle persone segnala problemi di mal di mare (cinetosi) o dolore fisico quando li indossa troppo a lungo. Anche gli occhiali per la realtà aumentata incontrano problemi simili.

Esperimenti analoghi non hanno mai incontrato il successo del pubblico. Pensa ai Google Glass, ritirati nel 2015. Lo stesso si può dire per le televisioni 3d.

La fruizione della tecnologia diventa determinante. Monteresti volentieri in auto se ogni volta dovessi imbracarti come Lewis Hamilton? Se i visori diventeranno più comodi (ed economici), forse l’idea del metaverso potrebbe anche diffondersi.

Cosa si può fare oggi nel metaverso

Definire il presente del metaverso non è semplice, visto il suo stato embrionale.

Per ora il metaverso più plausibile è quello legato al mondo dei videogiochi.

I bambini festeggiano i loro compleanni sulla piattaforma Roblox.

Negli Stati Uniti i visori Oculus creati da Meta sono stati il regalo più gettonato di questo ultimo Natale.

Resta da capire quale sarà il metaverso di riferimento. Facebook (Meta) si è molto esposta, ma ci sono anche altre aziende, come Microsoft, Roblox, Apple e molte altre che ci stanno lavorando.

Lo stato attuale del metaverso

Le principali aziende che stanno operando in questa tecnologia, stanno investendo sulla creazione delle sue fondamenta tecnologiche, su cui poi basare le piattaforme da utilizzare.

Meta

L’azienda di Zuckerberg punterà di più sull’aspetto social del metaverso. Nella loro visione del futuro, il metaverso rappresenterà l’interfaccia per connettersi a Internet.

La visione del metaverso secondo Mark Zuckenberg di Meta

Meta sta lavorando sulla piattaforma Horizon, in cui sono già presenti soluzioni per:

  • interazioni social
  • costruire la propria casa digitale
  • l’intrattenimento
  • la collaborazione per il mondo del lavoro.

L’obiettivo di Meta è quello di creare, attraverso il metaverso, uno spazio virtuale per l’intrattenimento, ma anche produttività e strumenti di collaborazione:

  • gaming
  • intrattenimento
  • formazione
  • didattica
  • arti
  • attività professionali.

Dentro la piattaforma Horizon Worlds saranno presenti un insieme di mondi, attualmente in versione beta:

  1. Horizon Home: permette a una persona di creare un proprio spazio nel metaverso
  2. Horizon Venues: sistema per accedere con il proprio avatar a eventi sportivi, concerti e altre occasioni
  3. Horizon Workrooms: il metaverso per le aziende e il mondo del lavoro.

Per quest’ultimo metaverso in particolare, Meta sta sviluppando un insieme di funzioni (Quest for Business) che permettono la collaborazione aziendale, per esempio tra clienti, fornitori o colleghi, e l’accesso a strumenti come Horizon Workrooms.

Inoltre si potrà accedere agli attuali strumenti di lavoro come Slack, Dropbox e simili, continuando a indossare il visore Quest 2.

Microsoft

La società di Redmond sarà più interessata ad applicazioni per le aziende, come la creazione di uffici virtuali. Microsoft ha già una piattaforma (Mesh) che utilizza una realtà “estesa”, combinazione di realtà aumentata e realtà virtuale.

A partire da questo anno Teams, l’applicazione per la condivisione dei documenti e di riunioni on line, dovrebbe iniziare a supportare gli ologrammi e gli avatar virtuali.

Nvidia

Non pensare al metaverso soltanto come a un videogioco evoluto.

Le caratteristiche del metaverso sviluppate per esempio di Nvidia con la sua piattaforma Omniverse si orientano a trovare sbocchi nel settore industriale.

Per esempio: pensa a dover progettare una fabbrica di autovetture. Con Omniverse potresti progettare lo stabilimento in digitale 3D e poi “immergerti” al suo interno in una visita virtuale per verificare come verrebbe e discutere i dettagli della realizzazione con i tuoi collaboratori o con il committente prima che l’edificio venga realmente costruito, diminuendo così eventuali errori di progettazione.

In questo caso l’approccio è diverso: dare la possibilità di connettere spazi 3d e fare in modo di poter testare in quei mondi soluzioni che potrebbero essere replicate nella vita reale.

Diversamente da molti altri attori del metaverso, il progetto di Nvidia è completamente rivolto alle aziende.

Gaming

Una serie di aziende (Microsoft, Epic, Roblox e Vive) sta puntando sulla parte gaming, in cui vendere accessori digitali da usare nei videogiochi, un po’ come avviene adesso in alcuni titoli come Fortnite della Epic.

Nel video gioco Fornite, amatissimo dai ragazzini, si sono già tenuti concerti virtuali di star come Ariana Grande [Fortnite Presents: Rift Tour Featuring Ariana Grande] e Travis Scott.

A fine febbraio 2022 il Manchester City ha siglato un accordo con Sony per la digitalizzazione dello stadio e portarlo nel metaverso. Potremo vedere la partita di calcio come allo stadio seduti sul divano del salotto?

L’11 aprile 2022 Lego e Sony hanno investito 2 miliardi di dollari per la creazione di un metaverso per bambini.

Come accedere al metaverso

Per adesso, nel metaverso è possibile:

  • lavorare
  • incontrarsi
  • fare affari
  • acquistare beni
  • formarsi.

Il modo migliore per accedere al metaverso è attraverso un visore, non indispensabile ma obbligatorio per Meta. L’ultimo proposto è il Meta Quest 2. Non proprio economico, si parte da quasi 500 €.

Grazie alla tecnologia 6DoF (6 gradi di libertà), Quest 2 traccia i movimenti di testa e corpo, riportandoli nella realtà virtuale con estrema precisione, senza impiegare altri sensori esterni aggiuntivi.

Ma nel metaverso puoi entrare anche semplicemente con uno smartphone, una connessione Internet e un account su una delle piattaforme che offrono questo tipo di esperienza.

Entrare nel metaverso: siti per accedere e criptovalute

Il secondo passo per accedere al metaverso è registrare il proprio account su una piattaforma, creando un avatar.

Le piattaforme sono ancora in fase di test e non sempre disponibile, ma alcune sono già operative nel settore del metaverso. Le principali sono Roblox, Sandbox e Decentraland.

Partire da queste rappresenta un ottimo primo passo per affacciarsi a questo modo, sia per i singoli, sia per le aziende.

Decentraland

Creata da due sviluppatori argentini, Decentraland è una piattaforma di mondi virtuali in 3D open source, con un prezzo di ingresso di 20$ e una sua propria criptovaluta, MANA.

Si tratta di una delle piattaforme del metaverso più vecchie (è stata lanciata nel 2020) e ha collaborato con Samsung e gli Australian Open.

L’iscrizione a Decentraland è gratuita.

Per accedere basta un computer collegato a Internet e un browser per navigare come Chrome o Firefox.

Una volta all’interno di Decentraland, il luogo principale da cui partire è la Genesis Plaza. Da lì puoi spostarti in giro tramite mouse o tastiera. Puoi interagire con gli altri utenti anche usando un microfono.

Sandbox

Lanciata nel novembre del 2021, la piattaforma si sta rapidamente sviluppando per creare una metropoli virtuale, grazie ad accordi con aziende del settore entertainment, finanza, gaming e immobiliare.

Anche Sandbox ha una sua criptovaluta, SAND, scambiata anche su Binance.

NOTA: l’argomento delle criptovalute sul metaverso esula dal tema del nostro blog. Trattandosi di una tecnologia ancora agli inizi, rappresenta un tipo di investimento molto rischioso.

Roblox

Milioni di ragazzi usano ogni giorno Roblox, una piattaforma che permette di creare videogiochi on line dagli utenti stessi della piattaforma.

In altre parole sono gli stessi frequentatori di questo metaverso che possono creare i propri mondi virtuali e renderli disponibili agli altri giocatori.

Roblox ha la sua valuta virtuale, il Robux.

In questa piattaforma ha investito molto Nike, che nel 2021 ha lanciato Nikeland, la propria presenza virtuale con cui commercializza prodotti digitali appositamente creati, come quelli della linea Lebron 19.

Altre piattaforme del metaverso sono Gala, Celebrity Atlas e Blocktopia.

Giocare nel metaverso

Sicuramente il settore dei videogiochi è uno dei principali all’interno del metaverso, quello che si sta muovendo maggiormente, anche perché la realtà virtuale è qualcosa che esiste già.

Meta ha già commercializzato i controller Meta Quest Touch Pro che permettono di vivere la realtà virtuale in modo preciso e realistico.

Metaverso per aziende e piccole e medie imprese

Ogni volta che una nuova tecnologia si affaccia sul mercato, la frase “come posso sfruttare questa piattaforma per la mia azienda?” è la domanda più ricorrente.

Per ora tutto è in fase embrionale. L’elevata incertezza che circonda questo settore rende complicato anche trovare un corretto modo di approcciarsi. Ma sicuramente i big player introdurranno sistemi per sfruttare questo nuovo mercato, come lo shopping on line e la pubblicità.

Dirigente che indossa visore di realtà virtuale in ufficio

Alcuni manager considerano il metaverso come l’evoluzione dello smart working.

Dovrebbe la tua azienda prepararsi a entrare nel metaverso? Pensa ai tuoi clienti tipo. Se il tuo prodotto o servizio si rivolge a coloro che saranno gli “early adopter” di questa tecnologia, giovani presumibilmente, inizia con un timido approccio, magari cercando di capire che cos’è il metaverso e come funziona.

Ecco alcuni esempi di come potresti sfruttare in modo innovativo il metaverso:

Se sei un’azienda che produce mobili, potresti sfruttare la realtà aumentata per far vedere come i tuoi prodotti staranno nel locale del tuo potenziale cliente.

In modo analogo, se commercializzi occhiali, potresti far provare virtualmente le tue montature. Lo stesso per vestiti e calzature.

Immagine evocativa del metaverso

Altrimenti potte iniziare a leggere i consigli di Meta per le imprese: https://www.facebook.com/business/news/metaverse-business-opportunity-insights

Ricorda una delle leggi del business: “Dove c’è cambiamento, ci sono opportunità”.

Terminologia del metaverso

Qui sotto ho raccolto alcune parole chiave da conoscere per comprendere al meglio il settore metaverso.

Avatar

L’alter ego digitale nei giochi virtuali, la rappresentazione virtuale della tua persona (e personalità) nel metaverso.

Anche se non sarà vincolato a una forma precisa, nel metaverso la forma più diffusa è quella in 3d, di tipo umanoide e molto realistica.

Virtual Teleportation

Letteralmente: teletrasporto virtuale

La tecnologia che consente di portare una persona nel metaverso, attraverso un rendering realistico. (rendering = riproduzione)

Conclusioni: il futuro del metaverso

Il metaverso è uno degli sviluppi tecnologici più attesi dei prossimi anni.

Il metaverso potrebbe portare a tutta una serie di cambiamenti in tanti settori: videogiochi, riunioni aziendali, musica, cinema. E poi a una serie di cose nuove che ancora non immaginiamo. Potrebbe essere una vera e propria rivoluzione riguardo il modo su come facciamo alcune cose oggi, portando a migliori esperienze sociali online.

Per esempio, potremmo imparare in 3d, dall’architettura alla storia, ma anche formare personale medico più accuratamente, per esempio i chirurghi, ma anche i soccorritori.

Sicuramente sarà qualcosa di diverso rispetto a come concepiamo adesso le videoconferenze, i giochi multiplayer e la valuta digitale.

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da | 1 Febbraio 2023 | Sistemi IT

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